“La filosofia del cane” con la Dott.ssa Manuela Macelloni
Immagine evento
Organizzato da: BenEssere Cinofilia
Docente: Manuela Macelloni
Giornate dell'evento
Dal: 25/03/2025 al: 25/03/2025
Dal: 17/04/2025 al: 17/04/2025
Webinar
Il webinar propone di ripercorrere le origini della nostra relazione con il cane, vedendo nella sua figura una sorta di “infanzia dell’umanità”.
 
Animale totem è da sempre guida per la nostra evoluzione, approfondiremo come il rapporto uomo-cane abbia reciprocamente influenzato la dimensione di entrambe le specie: non vi sarebbe Homo Sapiens se non vi fosse cane e non vi sarebbe cane se non avesse incontrato l’umano.
 
Non si può e non si deve più parlare di addomesticamento del cane bensì di co-evoluzione.
 
Approfondiremo alcuni aspetti di cosa sia animalità, di come gli altri animali rientrino a pieno e di diritto all’interno del concetto di soggettività e di come sia dunque possibile pensare una società e una socialità etero-specifica e non più solo intra-specifica. Il cane ci apre le porte per riscoprire la nostra dimensione di persone, soggetti, ci costringe all’ascolto, all’osservazione, alla leggerezza, alla collaborazione: elementi di cui il nostro mondo di oggi, purtroppo, è manchevole.
 
Tuttavia, se nel passato lontano il cane ci ha resi ciò che siamo da un punto di vista filogenetico, oggi il cane ha un altro grande compito: quello di riconsegnarci alla nostra animalità e quindi alla nostra umanità.
 
Il cane è maestro di relazione giacché non può mentire e fonda ogni sua azione su verità, gesto spontaneo, immediatezza, facendo risuonare in noi quel senso di libertà ormai perduto.
 
Proprio per questo nel secondo appuntamento cercheremo di capire che ruolo recita la figura del cane nelle nostre vite: è un figlio? È un compagno? È un amico?
 
Rispolverando i sensi e le implicazioni di queste diverse relazioni proveremo a ripensare il ruolo del cane secondo il concetto di philia (amicizia) per come essa era intesa nella filosofia antica. In questo modo capiremo come siamo l’uno “custode” dell’altro, in una relazione che, problematicamente, non può che essere asimmetrica ma comunque armoniosa. Asimmetrica perché? Perché sarò io umano che guiderò la macchina, che deciderò cosa fare, quando mangiare, con chi stare, tuttavia, tu, cane, potrai sapere tutto di me solo da una annusata. Asimmetrica perché nel mio non sapere niente deciderò tutto e nel tuo sapere tutto non potrai decidere niente: per questo dovremo costudirci l’un l’altro. Essere pazienti. Darci tempo. Custodi di un percorso, di segreti, di spazi, di sorrisi, di pianti.
 
Tu cane sei il mio custode e io umano sono il tuo.
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