L’errore di voler codificare alcuni comportamenti dei cani e porli in una categoria, spesso ci fa travisare l’intento degli stessi e in un rifugio, questo può significare un etichetta sul cane. Attitudini, motivazioni, emozioni e intenti sono legati a doppio filo in ogni circostanza: la possessività come risorsa integrativa, di identità di un soggetto, espressione nella sfera sociale di se stessi e dei dialoghi con gli altri, un exit come competenza per uscire da situazioni di stress e difficolta’. Spesso la possessività può essere fraintesa e divenire espressione di disagio emozionale, confusione di intenti e obiettivi per un soggetto e assumere un vocabolario distonico. Spunti di lavoro e riflessioni a proposito di una vocazione come supporto al cane in canile e a chi vive con lui la routine del rifugio.